Museo Archeologico Nazionale

Il Museo Archeologico Nazionale, attualmente in fase di allestimento, consente di visitare il percorso intitolato “Archeologia del territorio mantovano”.
Le collezioni del museo comprendono reperti neolitici, a partire dagli ormai famosi “Amanti di Valdaro”, oltre a numerosi materiali dell’età del bronzo, etruschi, veneti, celtici, romani, longobardi, goti, medievali e rinascimentali, tutti provenienti dal territorio mantovano.
L’edificio si trova nel perimetro di Palazzo Ducale ed è situato in quello che fu il Mercato dei Bozzoli di Mantova.


Collezioni Egizia e Mesopotamica di Palazzo Te

La Collezione Egizia, composta da oltre 400 pezzi, è una raccolta di pregevoli statue di piccole e medie dimensioni tra cui spiccano il bronzetto della dea Bastet (gatto) risalente al Medio Regno e la statua lignea del dio Anubis (cane selvatico), custode delle sepolture.
La Collezione Mesopotamica, composta da circa 200 oggetti, oltre a una raccolta di utensili dell’età preistorica, cocci di vasi dipinti e punte di freccia, presenta alcune tavolette di pregevole valore con scrittura cuneiforme di vario argomento, mattoni con incisi nomi, statuette di divinitá, amuleti, sigilli ed elementi di collana raccolti dall’architetto Ugo Sissa nei luoghi del Vicino Oriente Antico. Il materiale esposto, proveniente dalle zone tra i fiumi Tigri ed Eufrate, copre un’epoca che va dall’anno 4000 a.C. fino al 1200 d.C.


Torri medievali

Le torri di Mantova, che ancora svettano per raccontare la loro storia, sono state per secoli simbolo di potere e prestigio, poi ridotte a edifici di pubblica utilità e a prigioni. La visita in esterno comprende le quattro torri del Castello di San Giorgio, la Torre di Sant’Alò, la Torre degli Zuccaro, la Torre dei Bonacolsi, la Torre della Gabbia, la Torre Civica in piazza Broletto, la Torre dei Gambulini, dove morì Giovanni dalle bande nere, in piazza Erbe la Torre dell’Orologio e la Torre del Salaro e infine la Torre di San Domenico situata lungo il Rio, il canale medievale della seconda cinta muraria di Mantova.


Andrea Mantegna

L’itinerario tocca i luoghi più significativi delle opere e della vita mantovana di Mantegna: la Camera degli Sposi nel Castello di San Giorgio, la chiesa di Santa Maria della Vittoria, la cappella funeraria nella Basilica di Sant’Andrea, la Casa del Mantegna da lui stesso progettata e la casa della figlia Taddea.


Giulio Romano

L’itinerario ripercorre i luoghi più significativi delle opere e della vita mantovana di Giulio Romano: la Corte Nuova in Palazzo Ducale, il Duomo, le Pescherie lungo il Rio, la casa in via Poma e infine Palazzo Te.


Mantova nel Settecento

Il percorso comprende:
– Palazzo D’Arco, residenza di una nobile famiglia che conserva, nella ricchezza degli arredi e nella preziosa pinacoteca, l’aspetto di quand’era abitato; nella Sala dello Zodiaco è custodito un importante affresco del 1520 attribuito al Falconetto.
– Teatro Scientifico, costruito su progetto dall’architetto Bibiena nel 1767, inaugurato il 13 dicembre 1769 da Wolfgang Amadeus Mozart.
– Biblioteca Teresiana, voluta dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria e costruita nel 1780.


Itinerario religioso e devozionale

Il percorso comprende:
– Museo Diocesano dove sono custoditi i tesori della diocesi mantovana. Oltre a preziosi oggetti di arte sacra si possono ammirare numerosi dipinti dal XV al XVIII secolo e una celebre collezione di armature del Quattrocento.
– Santuario di Santa Maria delle Grazie, costruito sulle rive del Lago Superiore all’inizio del XV secolo per venerare l’antica immagine della Beata Vergine Maria. All’interno si può ammirare una singolare impalcatura di legno nelle cui nicchie sono conservate statue ex-voto.
– Abbazia Polironiana di San Benedetto Po, fondata nel 1007 da Tedaldo di Canossa (nonno della famosa Matilde) che conserva ancora testimonianze degli edifici romanici, della chiesa quattrocentesca in stile gotico e dell’assetto rinascimentale di Giulio Romano mentre il Refettorio Grande conserva un vasto affresco attribuito al Correggio.